"E se ti bruciano...ti fanno un attentato che succede poi? Parliamoci chiaro, perché il rischio che noi corriamo è questo...cioè qui non si parla di gente normale, eh!". Matteo De Laurentiis, produttore esecutivo della ´Cattleya´, confessava così i suoi timori ad uno dei soci di maggioranza della nota casa produttrice della serie tv ´Gomorra´.
Le pressioni del clan ´Gallo´, ai danni dello staff di ´Cattleya´, emergono chiaramente dalle intercettazioni telefoniche ed ambientali trasfuse nelle 68 pagine della ordinanza-choc che, stamattina, ha portato all´esecuzione della custodia in carcere nei confronti del boss Francesco ´O´Psiello´ e dei suoi genitori, Raffaele Gallo ed Annunziata De Simone.
"Io ci vado a girare, perché io non cedo al ricatto, ci vado a girare e ci entro… ci posso entrare con la polizia, con i carabinieri di Torre Annunziata...però che faccio, metto a rischio settanta persone che ci vengono?", continua De Laurentiis riferendosi, stavolta, alla paura per le sorti dell´intera ´troupe´.
L´ordinanza è fitta. Ricca di particolari interessanti. Come quelli derivanti dalla telefonata del ´location-manager´, Gennaro Aquino, ad uno degli scenografi della ´fiction´:"non so come dirti...ma la situazione per quanto mi riguarda è seria lì! Cioè hai capito...io rischio che dopo Gomorra, di ritrovarmi questa famiglia che non lo so...non penso che mi...come dire, metterà in una fossa, però potrei ritrovarmi con delle situazioni, come dire, non piacevoli".

Salvatore Piro

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